LA CHIAMAVANO ESTATE
Una vita nella musica: dallo swing al night alle sale da ballo
l’ultimo rappresentante della canzone confidenziale si racconta.
La storia picaresca di un cantante melodico che, senza alcuno studio musicale, approda dalla natia Calabria a Milano negli anni del boom economico emulando Tony Bennett e Frank Sinatra, canta lo swing nei night club più prestigiosi, per poi esibirsi nelle vivaci sale da ballo delle periferie e tra gli ‘urlatori’. Tra balere e ristoranti, compone musica di ogni genere: sudamericana, liscio, lenti, canzoni dialettali e per bambini.
Oggi, Pino D’Isola è riconosciuto come l’ultimo glorioso rappresentante della canzone confidenziale italiana, appartenente alla scuola di Peppino di Capri, Fred Bongusto e Bruno Martino. Un mondo melodico apparentemente sconfitto da Internet e dai Talent show, snobbato a Sanremo, eclissato da rapper maleducati e rock band, ma che trionfa all’estero. E in Italia? La canzone romantica e confidenziale sopravvive tra i cultori del vinile, nelle trasmissioni delle tv di provincia, su Facebook e alle feste di matrimonio e di paese. Lo swing e il liscio che Pino racconta, è davanti a un microfono, senza censure: non quello di una consolle questa volta, ma di un registratore, manovrato dal giornalista di cronaca, Claudio Bernieri.
Lunga vita al ballo della mattonella e alla canzone melodica che un tempo aveva un unico scopo: far innamorare le coppie.
Racconta Pino: «le immense sale dove le orchestrine facevamo ballare la gente, sì, era sempre estate sul mare anche se era inverno e c’era la nebbia. Ma che swing ragazzi, in sala. Si ballava, mi ricordo con emozioni insieme a gli amici nelle cantine dei condomini e ci si ritrovava specialmente nelle sale dove facevano il liscio anche famiglie intere e tante volte ci si innamorava.”
top of page
€ 19,90Prezzo
IVA inclusa
bottom of page